Nel numero 214 – mese di maggio – “Q”, l’importante rivista musicale britannica, ha stilato una classifica relativa ai 50 gruppi che hanno realmente cambiato il mondo, non solo per le proprie capacità artistiche ma anche per l’originalità che ha consentito a queste band di creare nuovi fenomeni di massa o di incidere profondamente nei costumi e nella società della seconda metà del XX secolo.
Tra queste band non potevano mancare i Bee Gees che, ricorda “Q”, “dopo i successi degli anni ’60, nel bel mezzo del decennio successivo sembravano non avere più prospettive e invece, con un paio di coraggiose decisioni (la scelta di cantare in falsetto e quella di esplorare la scena in evoluzione della Disco) seppero trasformarsi nei principi della pista da ballo per poi vivere quell’intenso periodo di artisti più importanti al mondo (musicisti e non) allorché John Travolta danzò sulle loro canzoni in Saturday Night Fever.
Prima dei Bee Gees, conclude “Q”, la Disco era un fenomeno elitario, quasi da baraccone, riservato a nani e a Bianca Jagger (sì, credo proprio che si riferisca alla moglie di Mick);
Col subentrare dei Bee Gees e delle loro canzoni, la Disco inghiottì letteralmente il mondo.”
Che dire? Noi fans sappiamo bene che i Bee Gees non sono stati solo un fenomeno legato alle discoteche e certamente le considerazioni di “Q” non entusiasmeranno gli appassionati del loro primo periodo; secondo me tutto va valutato con equilibrio; le riviste anglo-americane, a differenza di quelle nostrane, hanno riconosciuto negli ultimi anni ai Bee Gees quell’importanza artistica che per tanto tempo avevano disonestamente negato; su “Q” ho letto spesso articoli e recensioni positive sui Bee Gees e la loro impresa quarantennale;
è chiaro però che nell’ambito di una classifica del genere, ovvero le band che hanno cambiato il mondo (non solo musicalmente ma anche come usanze, come costumi), i Bee Gees potevano essere scelti solo per il periodo ’75 – ’79.
Le classifiche sono sempre soggettive ed opinabili, ma a me non è dispiaciuto vedere il nome dei Bee Gees in questa graduatoria di grandissimi gruppi che vi propongo integralmente (ah! I Gibb sono al n° 14);
personalmente rilevo che 4/5 gruppi mi sono totalmente estranei (NWA ????), che molti piazzamenti sono discutibili e alcuni sono dettati da mode del momento (vedi i pur bravissimi Outkast) o dalla britannicità del giornale (gli Stone Roses sono un gruppo cult in Inghilterra, quasi sconosciuti nel resto del mondo).
Che ci importa? Noi ci siamo, davanti ai Queen, davanti agli U2, davanti ai Pink Floyd…….
Però questi NWA che ci sopravanzano………??
Massimo.
1 SEX PISTOLS
2 THE BEATLES
3 NIRVANA
4 THE BEACH BOYS
5 NWA (????)
6 LED ZEPPELIN
7 KRAFTWERK
8 THE ROLLING STONES
9 THE WHO
10 THE VELVET UNDERGROUND
11 RADIOHEAD
12 GUNS N’ ROSES
13 THE SMITHS
14 THE BEE GEES
15 OASIS
16 RUN-DMC
17 THE RAMONES
18 FLEETWOOD MAC
19 PUBLIC ENEMY
20 R.E.M.
21 BLUR
22 THE STONE ROSES
23 QUEEN
24 U2
25 CHIC
26 THE BYRDS
27 THE WHITE STRIPES
28 BLACK SABBATH
29 THE STROKES
30 BEASTIE BOYS
31 PIXIES
32FAITH NO MORE
33 THE MONKEES
34 METALLICA
35 MASSIVE ATTACK
36OUTKAST
37 THE SPECIALS
38 BLONDIE
39 JACKSON 5
40 PINK FLOYD
41 ABBA
42 TLC
43 NEW ORDER
44 TALKIN HEADS
45 MINOR THREAT (???)
46 PARLIAMENT/FUNKADELIC (???)
47 WU-TANG CLAN (???)
48 MY BLOODY VALENTINE
49 DEPECHE MODE
50 ROXY MUSIC
50 BANDS THAT CHANGED THE WORLD
Moderatore: Enzo
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Beh, a me piace molto il loro primo periodo ma quì si parla di "aver cambiato il mondo", credo che solo le loro canzoni 75-79 (di + 77-79) abbiano influenzato il modo di essere dei giovani del tempo più degli altri artisti attivi in quel momento!
Ognuno di noi sarà pure stato influenzato dai Gibb in qualche altro periodo, ma la rivista non parla di singole persone bensì di masse popolari!
In questa chiave di lettura, la rivista ha ragione!
(Per esempio: A me piace tantissimo "MrNatural" ma non ricordo nessun periodo storico influenzato da questo cd!)
Io avrei messo i BeeGees al primo posto ma il mio parere non avrebbe avuto valore dato che, per principio e amore eterno, metterei i Gibb al PRIMO posto di qualsiasi graduatoria!
Sono veramente contento per i LedZeppelin!
Ma è una lista di GRUPPI e basta, spero?
Niente cantanti solisti, mi pare di aver capito!?!
Solo sosì riesco ad ACCETTARE, GIUSTIFICARE e PERDONARE la mancanza di ElvisPresley, BobDylan, BobMarley (e pochissimi altri) che, riguardo a spessore musicale e influenza sulle masse popolari NON HANNO PARI nella storia degli ultimi 50 anni!!!!
Giulio!
Ognuno di noi sarà pure stato influenzato dai Gibb in qualche altro periodo, ma la rivista non parla di singole persone bensì di masse popolari!
In questa chiave di lettura, la rivista ha ragione!
(Per esempio: A me piace tantissimo "MrNatural" ma non ricordo nessun periodo storico influenzato da questo cd!)
Io avrei messo i BeeGees al primo posto ma il mio parere non avrebbe avuto valore dato che, per principio e amore eterno, metterei i Gibb al PRIMO posto di qualsiasi graduatoria!
Sono veramente contento per i LedZeppelin!
Ma è una lista di GRUPPI e basta, spero?
Niente cantanti solisti, mi pare di aver capito!?!
Solo sosì riesco ad ACCETTARE, GIUSTIFICARE e PERDONARE la mancanza di ElvisPresley, BobDylan, BobMarley (e pochissimi altri) che, riguardo a spessore musicale e influenza sulle masse popolari NON HANNO PARI nella storia degli ultimi 50 anni!!!!
Giulio!
Non ho parole, soprattutto perchè certi articoli io non li leggo proprio e pertanto non li considero.
Ma che certi gruppi come i Kraftwerk o i Sex Pistols, a mio giudizio delle meteore di passaggio, abbiano cambiato il mondo musicale.....mi sembra sempre molto azzardato, indipendentemente dai gusti.
Mi ricordo anche io il periodo dei Sex Pistols (Johnny Roten & Sid Vicious); ma metterli davanti ai Beatles, io.....se fossi stato l'autore di quell'articolo, non me la sarei davvero sentita; proprio come mettere i Kraftwerk davanti ai Gibb.
Mii sbaglierò ma quell'autore ha tendenze esclusivamente hard-metallare; per cui del genere melodico proprio non gliene può fregare di meno.
Ma che certi gruppi come i Kraftwerk o i Sex Pistols, a mio giudizio delle meteore di passaggio, abbiano cambiato il mondo musicale.....mi sembra sempre molto azzardato, indipendentemente dai gusti.
Mi ricordo anche io il periodo dei Sex Pistols (Johnny Roten & Sid Vicious); ma metterli davanti ai Beatles, io.....se fossi stato l'autore di quell'articolo, non me la sarei davvero sentita; proprio come mettere i Kraftwerk davanti ai Gibb.
Mii sbaglierò ma quell'autore ha tendenze esclusivamente hard-metallare; per cui del genere melodico proprio non gliene può fregare di meno.
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SALVE,
CHI HA STILATO QUELLA LISTA PER ME E' LETTERALMENTE UNA BESTIA, DAL PUNTO DI VISTA CULTURAL MUSICALE.
A PARTE LA POSIZIONE DEI BEE GEES CHE NON COMMENTO, "QUEL" TALE "DOVEVA" METTERE AL PRIMO POSTO I BEATLES E AL SECONDO I ROLLING STONES. PENSO SIATE TUTTI D'ACCORDO. NON E' UNA QUESTIONE DI GUSTI. E' LA REALTA'. MISEREVOLI POI I PIAZZAMENTI DEI PINK FLOYD DEI QUEEN E DEGLI U 2.
NON CI SONO ARTISTI AMERICANI PERCHE' RIGUARDA SOLO L'INGHILTERRA.
CIAO ANGELO D'AQUINO
CHI HA STILATO QUELLA LISTA PER ME E' LETTERALMENTE UNA BESTIA, DAL PUNTO DI VISTA CULTURAL MUSICALE.
A PARTE LA POSIZIONE DEI BEE GEES CHE NON COMMENTO, "QUEL" TALE "DOVEVA" METTERE AL PRIMO POSTO I BEATLES E AL SECONDO I ROLLING STONES. PENSO SIATE TUTTI D'ACCORDO. NON E' UNA QUESTIONE DI GUSTI. E' LA REALTA'. MISEREVOLI POI I PIAZZAMENTI DEI PINK FLOYD DEI QUEEN E DEGLI U 2.
NON CI SONO ARTISTI AMERICANI PERCHE' RIGUARDA SOLO L'INGHILTERRA.
CIAO ANGELO D'AQUINO
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Caro clerck, sono decisamente d'accordo con quello che dici. Se poi la classifica è strettamente britannica, mi sembra davvero strano che non ci siano i Beatles al primo posto. Che vuoi fà, ma non dimenticare che il motto della stragrande maggioranza dei critici musicali (ridono i polli al solo pronunciare queste due ultime parole) è: "A cart' e musec' mmàn ò scarpar' ", ricordiamocela sempre e ci spiegeremo molti giudizi dati a pilastri della musica, ovviamente, Gibb compresi.
Salutoni Gibbiani a tutti (meno che ai critici musicali)
Salutoni Gibbiani a tutti (meno che ai critici musicali)
Pierluigi