Grazie ENZO per la bellissima notizia, da quel che ho sentito sembra un'opera grandiosa e molto toccante.
....... Ma lui come sta ? Nell'intervista sembra in buona forma, ma quando hanno registrato il filmato : prima o dopo il ricovero ??????
beh comunque Barry che fa un concerto a Fort Laudardale, Robin e RJ che emozionati si apprestano alla premiere del Requiem..... nonostante tutto si stanno dando da fare e ne sono felice.
Evviva i GIBB !
Ciao,
manuela
P.S. - Purtroppo per una tragica coincidenza, abbiamo avuto anche noi il nostro Titanic all'isola del Giglio..... che tragedia immane, non oso immaginare come si sono sentite quelle povere persone che forse sono rimaste intrappolate dentro la nave e non saranno mai piu' trovate....
Riposino in Pace.
mi sono fatto un "google alert" che mi informa quotidianamente circa le variazioni della salute di Gibb, le ultime notizie sono incoraggianti. Si sta sottoponendo a cicli di chemioterapia e nel contempo segue un regime dietetico dettato da medici naturopati interpellati da sua moglie che pare sia una sacerdotessa druida o qualcosa di simile, lui dice di sentirsi bene, di aver recuperato l'appetito, dunque tutto pare si stia mettendo al meglio, mi fa davvero piacere, tanto piacere.
Ma il CD è già acquistabile qui da noi in Italia?
Tu Manu abiti all'Isola del Giglio? Eh certo, non ci voleva questa sciagura, resa tale anche dal comportamento irresponsabile di chi avrebbe dovuto invece impugnare la situazione ed agire con presenza di spirito.
No, WildThing, non abito al Giglio ma sto in mezzo alla nebbia della Pianura Padana.
Il "nostro" Titanic è inteso come italiano, nostro in quel senso. Già, mai avrei immaginato che una compagnia di quel calibro si servisse di personaggi così' ambigui e irresponsabili.
Sono contenta per Robin, davvero tanto e spero che migliori sempre di piu'
eh caspita, pure io, sono contento e spero tanto di sentire sul suo conto da ora in poi SOLO notizie di progressivo costante miglioramento fino al raggiungimento di una totale guarigione.
Che il Signore lo aiuti.
Grazie ad Enzo per questo meraviglioso anteprima. "New York Suite" la trovo splendida, con gli archi in primissimo piano: vecchio e amato "pallino" dei nostri; così come molto bella mi è parsa "Don't cry alone". Nelle altre due -"Triumph" e " In Paradisum" - a mio parere c'è molto di Odessa ( l'album che ho amato di più insieme a Trafalgar e Main Course): un capolavoro intramontabile! Sono due brani che mi fanno venire in mente "The British Opera" e "With All Nations".
In questi brani che ho potuto ascoltare c'è l'anima più vera della loro musica: il Romanticismo, non ovviamente nella comune accezione di sentimentalismo, ma nel suo significato più autentico: una struggente tensione verso l'Infinito, la Trascendenza, i Valori e gli Ideali dello spirito (non è un caso che in Germania siano stati sempre molto amati). Sono sempre stato convinto che se tutto questo "non lo hai dentro" non puoi esprimere in musica le meravigliose armonie che i fratelli Gibb hanno saputo creare. Ed è anche per questo motivo che non riesco ad amare il rock; ed è anche per questo motivo, invece, che ho sempre amato e stimato i Bee Gees. E' quello che tanti critici o pseudo critici musicali non hanno mai capito e mi viene in mente quel tale Cesare G. Romana che su "Il Giornale" - quotidiano che ai tempi di Montanelli compravo ogni giorno - li ha sempre attaccati e criticati. Mi viene in mente perché nell'ormai lontano 1989, l'anno in cui "saltarono" i concerti di Roma e Milano, ebbi modo di potergli parlare in Germania, a Dortmund, prima che i nostri si esibissero: non seppe nemmeno dirmi il perché delle sue critiche. E questo non accadde per snobismo, perché cercò di farfugliare qualcosa, ma in concreto non disse nulla! Ecco perché il periodo della "Febbre" mi ha sempre lasciato perplesso: canzoni gradevolissime e orecchiabili - una geniale: Stayin Alive" - che mi piacciono molto e che riascolto sempre volentieri. Ma i veri Bee Gees sono altro! Li ho pienamente ritrovati in questi brani di Robin e ritengo sarà così anche per quelli che non ho potuto ancora ascoltare.
Scusatemi per il poema!
Cari saluti a tutti
Giuseppe