l'album più bello dei Bee Gees

[Giuseppe_54]

Caro Massimo,

vorrei soprattutto sgombrare il campo da un equivoco di cui quasi certamente sono responsabile io stesso: io non disprezzo S.N.F. e tanto meno S.H.F (un album che trovo assolutamente geniale). Su S.N.F., ad esempio, ritengo che il brano veramente innnovativo e che resterà nella storia della musica leggera sia Stayin Alive. Gli altri, a mio parere, sono delle belle ed orecchiabili canzoni - che a me piacciono molto, intendiamoci - ma nulla più. Diverso il discorso per S.H.F.: album certamente di gran livello con incursioni riuscitissime in altri stili musicali che vanno oltre la disco music. L'unica cosa è che questi due album non sono certamente tra i miei preferiti.
Ciò che la maggioranza di voi sembra mettere in secondo piano è, secondo la mia modesta opinione, la seguente cosa : è vero che S.N.F. portò i Bee Gees a ottenere records su records, che li fece conoscere alla generazione nata negli anni sessanta, ma a quale prezzo? Ma avete mai letto le cronache di quegli anni, quando noi fans dovevamo vergognarci, perché i critici musicali - quelli seri, ovviamente - scrivevano che nelle sale da ballo potevano essere scambiati per tre donzelle che emettevano gridolini? E davvero avevano tutti torto? E come non restare delusi davanti a tre icone del grande pop britannico mortificati dal falsetto di Barry? Ma ci siamo dimenticati che per rifarsi una verginità ed essere riammessi nello star system della grande musica hanno dovuto aspettare il 1987 con "ESP"? A causa di quella famosa febbre passò quasi inosservato un capolavoro come "Living eyes". Avrei preferito di gran lunga che non avessero acquisito nuovi fans (ovviamente il discorso non è riferito a te, ti prego di credermi: tengo molto alla cordialità tra noi) piuttosto di vederli vestiti di bianco con lustrini e payettes e falsetti vari.
Per tale motivo credo che se anzichè gettare sul mercato "children of the world" avessero fatto un altro album come Main Course - che ricorderai fu un enorme successo - si sarebbero incanalati sulla strada del ritorno alla grande popolarità ma tenendo alta la barra sulla direzione della grande musica che erano stati capace di fare. MAIN COURSE: più ritmo,
influssi della black music, incursioni nel country, e richiami alle loro celeberrime ballate: il tutto però senza stravolgere la loro anima più autentica : un pop romantico e classicheggiante che li aveva resi grandi.
Per quanto riguarda MAIN COURSE mi pare che tralasci tre grandi brani:
l'ottimo country COME ON OVER, la struggente e bellissima melodia di COUNTRY LANES e quello che io considero il miglior pezzo dell'album: NIGHTS ON BROADWAY.

cordiali saluti

Giuseppe

[MASSIMO BOSI]

Mi piacciono sia "Come On Over", sia "Nights On Broadway".
Un pò meno, "Country Lanes".

Un vantaggio delle canzoni di "Main Course" (ma anche di tutto il periodo precedente) rispetto a quelle di "SNF" e a quelle di "SHF" è che sono più adatte alle intepretazioni live.

Credo che le versioni dal vivo di "Nights On Broadway" e, soprattutto, di "Edge Of The Universe" (da "Here At Last") siano molto più belle rispetto alle registrazioni originali contenute in "Main Course". Perchè imperfette, e quindi migliorabili.

Al contrario, le canzoni della "Febbre" sono perfette in studio ma mi hanno sempre lasciato qualche perplessità quando i tre fratelli hanno cercato di riprodurle live.

Detto ciò, io sono sempre stato orgoglioso di quel periodo coi Bee Gees vestiti di bianco dominatori delle classifiche, dell'atmosfera di irraggiungibilità e mito che li avvolgeva, del falsetto memorabile di Barry Gibb. Ma io li ho conosciuti allora, a differenza di te Giuseppe. In quel momento non potevo confrontarmi con sensazioni diverse, perchè mai vissute.

Massimo.

[MASSIMO BOSI]

Giuseppe:
Per tale motivo credo che se anzichè gettare sul mercato "children of the world" avessero fatto un altro album come Main Course - che ricorderai fu un enorme successo

-

Qui devo correggerti. "Main Course" è stato un bellissimo album ben accolto dalla critica ma definirlo un enorme successo è un pò troppo.

Come potrai notare qui
http://en.wikipedia.org/wiki/Bee_Gees_discography

"Main Course" non è mai entrato nei primi posti della classifica Britannica e ha raggiunto al massimo la 14ima posizione negli Stati Uniti.
I successi enormi dei Gibb sono altri.

Ciao, Massimo.

[Giuseppe_54]

Caro Massimo,

in questo periodo - contrariamente ad altri - vedo che non ci capita spesso di essere d'accordo: su una cosa almeno spero lo siamo: che la nostra Inter ci darà ancora delle belle soddisfazioni. Per quanto riguarda MAIN COURSE infatti neanche io sono d'accordo con te e non lo è nemmeno il nostro amico Enzo Lo Piccolo, che su questo stesso sito, alla voce Biography, definisce anche lui Main Course un enorme successo, e difatti lo fu. Wikipedia non è una fonte attendibile: vai a rivedere i giornali specialistici di allora e ti ricrederai: fu doppio platino in molti paesi e dopo tre album di scarso successo "To Whom it may concern", "Life in a tin can" e "Mr. Natural" portò i Bee Gees di nuovo alla ribalta internazionale.
Ciao Giuseppe

[PINO LA LAVATRICE]

Credo che le versioni dal vivo di "Nights On Broadway" e, soprattutto, di "Edge Of The Universe" (da "Here At Last") siano molto più belle rispetto alle registrazioni originali contenute in "Main Course". Perchè imperfette, e quindi migliorabili.

Al contrario, le canzoni della "Febbre" sono perfette in studio ma mi hanno sempre lasciato qualche perplessità quando i tre fratelli hanno cercato di riprodurle live.

mi sa che tu non abbia la più pallida idea di cosa sia il mixaggio !

[MASSIMO BOSI]

Per Giuseppe:
per quanto riguarda le classifiche proposte da Wikipedia, così ad occhio, mi sembrano rispecchiare quello che ricordo dei trascorsi Gibbiani per quanto concerne i dati di vendita. Comunque posso dare un'occhiata ai miei libroni di Billboard.
Un errore palese riguarda l'album "ESP"; Wikipedia lo dà al 14° posto max in Gran Bretagna, ma io sono certo che ha raggiunto la seconda posizione.

Per Pino che lava:
E' vero. Non sono un esperto di missaggio. Non sono musicista e vivo di sensazioni. Per questo la "Edge Of The Universe" di "Main Course" mi sembra decisamente più brutta rispetto a quella dal vivo.

Massimo.

[PINO LA LAVATRICE]

per quello che asciuga allora
il mixaggio di studio serve a mescolare per far saltare fuori i pezzi da studio, che altrimenti non verrebbero cosi bene
é ovvio che poi in esecuzione dal vivo risulta difficile per chiunque (anche i bee gees) cantare uguale alla versione di studio.
questo intendevo

[Rocco]

Il missaggio è il processo nel quale le singole tracce audio di un registratore multitraccia (sia esso hardware o software) vengono mescolate, bilanciandole mediante il mixer o consolle.
Durante il missaggio vengono poi messi a punto volumi, equalizzazione, posizionamento stereofonico dei singoli suoni, onde ottenere un risultato complessivamente gradevole, o comunque utile alla necessità del prodotto finale.

[PINO LA LAVATRICE]

detto più genericamente,
il mixaggio é quel processo di elaborazione per mezzo del quale più tracce audio vengono mescolate assieme, ai fini di avere un brano finale più elaborato. cosa che i musicisti possono ovviamente produrre solo in fase di registrazione da studio ma non durante un'esecuzione dal vivo.

[nicola formola]

IL MIO ALBUM PREFERITO è : ONE


QUESTO ERA IL TOPIC !!!!