che vergogna!

Discussioni e notizie riguardanti i Bee Gees e/o i fratelli Gibb

Moderatore: Enzo

Rispondi
Rocco
Messaggi: 304
Iscritto il: 16 gen 2003, 22:00
Località: Bari

che vergogna!

Messaggio da Rocco »

Guardate che razza di giudizi (leggete e ridete) da costui (Paolo Madeddu) ai dischi dei Bee Gees. è evidente che il tizio non ha mai ascoltato o quantomeno in maniera superficiale, la stupenda discografia, come al solito gente incompetente.Meno male che i Bee Gees ignorano l'Italia, visto questi tizi. Comunque non ho resistito e ho scritto ciò che mi sentivo di dire! dite la vostra, e coalizziamoci contro questi pseudo critici o chissà chi!

http://delrock.it/24000_dischi/b/bee_gees_1.php



ecco cosa ho scritto, ditemi se ho fatto bene o meno.





Ma chi è costui? Paolo Madeddu? No, non mi interessa sapere la sua storia o carriera, ma mi interessa sapere quanto egli si impegni e si assuma la responsabilità di ciò che scrive.Ho 46 anni e sono un "seguace" (non mi piace la parola fan, perchè deriva da fanatico ed io non lo sono) dei fratelli Gibb, i Bee Gees. Potrei parlare di loro per ore e ore perchè li seguo da piu di 30 anni, ma essendo internet strapieno di siti che parlano di loro, compreso il "nostro" Bee Gees Italy, invito chiunque a documentarsi, compreso il Sig. Madeddu. Mi sono preso la briga di acquistare "24.000 dischi", l'ho rivenduto subito a metà prezzo perchè davvero indignato di ciò che costui, Madeddu ha scritto a riguardo della discografia dei Gibb. Premetto che conosco i dischi dei Bee Gees brano per brano e non c'è Madeddu che tenga, quindi prima di scrivere davvero delle "sciocchezze" vorrei davvero invitare il Sig. Madeddu ad ascoltarsi tutti i dischi dei Bee Gees per poi fare un "mea culpa".Non vorrei essere preso per il solito fanatico che apprezza anche le "merdate" piu assurde che un cantante o un gruppo ha inciso, non lo sono e non sono "di parte", sono solo obbiettivo e sfido i critici piu severi a parlare dei tre fratelli, di cui un giorno si sentirà parlare e anche tanto, perchè in Italia nessuno (tranne qualcuno) sa che straordinaria carriera hanno alle spalle (qialche anno fa il grande Bono Vox parlò di loro invidiandone la carriera insieme ai Beatles). Ma torniamo al Sig. Madeddu........

The Bee Gees Sing And Play 14 Barry Gibb Songs

Sig. Madeddu 1 stella

Si ascolti il disco! ( i Beatles hanno fatto di meglio a 15 anni ????)

ps: il suddetto disco è una raccolta di singoli !


Ma l' "obbrobbrio" sta in



Horizontal,
Idea,
Odessa.......2 stelle??

non posso commentare disco per disco, starei qui a scrivere un'email chilometrica, ma è evidente che il Sig. Madeddu non ha ascoltato ne ODESSA, ne gli altri album, e ne tantomeno

Bee Gees 1st che potrebbe stare accanto a SGT pepper's dei Beatles senza sfigurare!!!
MA DOV'ERA QUI IL SIG. MADEDDU ? FORSE MENTRE ASCOLTAVA BEE GEES FIRST, GUARDAVA LA TV.

CUCUMBER CASTLE 1 STELLA

2 YEARS ON 2 STELLE

TRAFALGAR 2 STELLE

TO WHOM IT MAY CONCERN 2 STELLE

LIFE IN A TIN CAN 1 STELLA !!!

E' EVIDENTE CHE IN TV IL SIG. MADEDDU ERA INTERESSATO A GUARDARSI UN BEL FILM.

PER N PARLARE POI DI

MAIN COURSE, CHILDREN OF THE WORLD, SPIRITS HAVING FLOWN 3 STELLE

DALL'INTRTODUZIONE:

5 STELLE = CAPOLAVORO
4 STELLE = ECCELLENTE
3 STELLE = BUONO O SUFFICIENTE
2 STELLE = INCERTA QUALITà
1 STELLA =INSUFFICIENTE

QUINDI PER GLI ALBUM CITATI SOPRA, GIUDICATE VOI

LE 5 STELLE SONO STATE MESSE SOLO A
Saturday Night Fever (qui è evidente che il Sig. Madeddu ha spento la TV)

ps: Dalla discografia ha saltato "Best of Bee Gees vol 1" disco che sempre da Bono degli U2 e dagli Oasis è stato considerato come uno dei piu belli dei 60, alla faccia dei tanto osannati Lennon/McCartney).

La risata piu grande l'ho fatta quando sono state messe solo 2 stelle a
Living Eyes. Qui il tanto famigerato Madeddu scrive: "Nel giro di pochi mesi, dalle stelle alle stalle. Stesse sciarpone di seta, stessa formula, stesso falsetto, eppure la ditta collassa a causa della sovraesposizione, degli anni '80 che si rivoltano ai '70, della fine della disco music, del fiasco del filmSgt. Pepper voluto da Stigwood, e soprattutto del singolo He's A Liar, davvero scarso"
In questa recensione è chiaro come l'aria che il Sig. Madeddu ha visto solo la copertina del disco, perchè parla di sciarponi di seta, e poi lo ha riposto da dove lo ha preso! Poi mi parla di falsetti, quanto in questo disco sono praticamente assenti o quasi tranne nel brano "Soldiers", per non parlare poi dello "scarso" He's a Liar. Madeddu non ha mai ascoltato questo gioiello, e mi dispiace perche si prenderebbe solo a schiaffi se lo ascoltasse.

Staying Alive 1 STELLA ( si ascoltasse solo il lato A del disco)

E.S.P 2 stelle ( non ci sono parole, davvero)

One , High Civilization, Size Isn't Everything 1 STELLA ( Madeddu, portava a fare la pipì al cane, al posto di ascoltare questi tre capolavori.

Still Waters 2 stelle (disco superbo "annientato" dalla superficialità di Madeddu)

potrei andare avanti per giorni, ma non ne vale la pena! Mi scuso con il Sig, Madeddu per qualche parola "colorita", ma davvero, vorrei invitarlo ad ascoltare con attenzione (magari con altri esperti) la discografia di questo gruppo straordinario che ha influenzato e continua ad influenzare i giovani musicisti di tutto il mondo, in Italia c'è un sottobosco di insospettabili musicisti e artisti che li ammira e 2 tribute band eccezionali "Tree Gees e Italian Bee Gees" che portano alto il loro nome in tutta italia e nel mondo. A mio parere i Bee Gees possono solo essere messi accanto ai Beatles e davvero pochissimi altri, nel panorama internazionale, ormai privo di creatività (specie in Italia), gente che guarda a questi "GRANDI" cercando di scopiazzare ma come io penso, i geni nascono 1 volta sola!


ps: Maurice Gibb non è morto di infarto.


Saluti.

RocD64
Giuseppe_54
Messaggi: 202
Iscritto il: 15 ago 2009, 18:38

Messaggio da Giuseppe_54 »

Caro Rocco,

hai fatto bene a scrivere ciò che hai scritto, ma è bene che ci rassegniamo una volta per tutte. E' vero, le scemenze fanno saltare i nervi, come accadde a me con quell'ingorante di Scarcella, ma a che serve? Tutto dipende dal fatto, lo anche scritto, che snobbare i Bee Gees è come ottenere per incanto la patente di intenditore di musica. Quali sono le sfumature nevrotiche di tale convinzione non sono ancora riuscito a capirle, ma sono ormai sicuro che il motivo è questo.
Se con Scarcella me la sono presa tanto, stavolta l'effetto, non so perchè, è stato diverso: ho riso fino alle lacrime. Il motivo potrebbe essere il seguente: Scarcella era ignorante sui Bee Gees ma mi è sembrato un tipo in gamba, questo Madeddu è veramente nessuno: come tu dici, sarebbero centinaia gli appunti che si potrebbero fare alle cretinerie che dice: me ne vengono in mente due: l'album TO WHOM IT MAY CONCERN non conteneva singoli du successo: evidentemente RUN TO ME ce la siamo sognati! E il modo in cui liquida, con un accenno, la musica scritta dai Bee Gees per altri artisti, senza tra l'altro citare il capolavoro scritto per Kenny Rogers.
Ho letto tutte le recensioni scritte da questo tizio, è veramente patetico.
Fatti una risata, dai retta a me!

Saluti carissimi

Giuseppe
Giuseppe_54
Messaggi: 202
Iscritto il: 15 ago 2009, 18:38

Messaggio da Giuseppe_54 »

Mi scuso per i refusi e per gli errori anche di grammatica, dovuti alla mia poca abilità con la tastiera, quando scrivo di fretta, e alla mia solita pigrizia, che non mi fa rivedere ciò che ho scritto.
Ci tenevo a precisare! Meglio chiarire!
Rocco
Messaggi: 304
Iscritto il: 16 gen 2003, 22:00
Località: Bari

Messaggio da Rocco »

Si certo, figurati sei io do adito a questi personaggi da poco! Mi sono solo preso la briga di scrivere ciò che pensavo perchè in quel momento mi andava di farlo e poi perchè quelle recensioni su SIZE, piuttosto che su TRAFALGAR, piuttosto che su LIVING EYES ( quest'ultimo album, tra i miei preferiti) proprio non mi erano andate giu! Cioè, uno che esordisce su LIVING EYES dicendo "Stessi sciarponi di seta, stessi falsetti, stessa formula" per me non ha ascoltato il disco, e non solo quello, quindi per me rimane una persona superficiale, non adatta a scrivere su un libro (24.000 dischi), venduto a 30 euro e sicuramente rovinando la fama dell'autore o dell'editore. Va be, comunque ciò che conta è la musica dei fratelli e non il giudizio di qualche critico improvvisato! Buon week end a tutti voi del forum, e ovviamente siete invitati a dire la vostra! Ciao 8) ROCCO
MASSIMO BOSI
Messaggi: 632
Iscritto il: 16 gen 2003, 15:48
Località: Faenza (Ravenna)

Messaggio da MASSIMO BOSI »

Senza bisogno di leggersi tutti i voti a caso sparati da questo signore, è sufficiente l'ultima pagina per capire chi ci troviamo di fronte con le sole due stellette attribuite al bellissimo, ambizioso e costosissimo "Still Waters" battuto (tre stellette) dall'artigianale "This Is Where I Came In"... ma quando mai?
Massimo.
MASSIMO BOSI
Messaggi: 632
Iscritto il: 16 gen 2003, 15:48
Località: Faenza (Ravenna)

Messaggio da MASSIMO BOSI »

Questo FABRIZIO ROMANO, invece parla benissimo dei nostri:

http://www.storiadellamusica.it/Bee_Gee ... fia.p0-a32


e di "LIVING EYES"
http://www.storiadellamusica.it/Bee_Gee ... %29.p0-r65

Come spesso accade a chi deve fare i conti con lo stereotipo commerciale, I Bee Gees pagano il dazio di aver ripreso il cammino pop, da sempre percorso, alla fine di un’epoca che li ha visti “prestati” con immenso successo alla Disco Music, genere nel quale, ad onor del vero, non sono mai entrati a piedi pari, avendo contribuito con brani la cui struttura ritmica, tecnicamente parlando, era basata più su un “moderate beat” che un tempo di Disco Dance canonica degli anni ’70, inventato da Moroder.

Premesso ciò, nell’album in questione i Bee Gees si riappropriano del genere Pop e delle armonie acustiche che hanno caratterizzato buona parte della loro produzione.

E’ l’album nel quale riappare, come voce solista, anche Robin Gibb, dopo il “sacrificio” a favore dei falsetti di Barry negli album precedenti, in piena “febbre” da discoteca.

Le collaborazioni eccellenti di Don Felder (Eagles) e Jeff Porcaro (Toto), arricchiscono il prodotto in maniera rimarchevole ed evidente all’ascolto.

Il brano di apertura “Living Eyes”, che dà il titolo all’album, è indicativo del peso che si vuole dare all’intero prodotto. Il tempo è marcato, cadenzato per introdurre un’ evoluzione che sfocia in maniera convincente, con l’apporto di un arrangiamento di chitarre che riavvicinano il gruppo al genere pop-rock.

L’ influenza rock è ancor più marcata nel coraggiosissimo “ He’s a liar”, nel quale si sperimentano dissonanze armoniche degne della migliore sperimentazione Pop-Rock. Se al posto dei Bee Gees, vittime dello stereotipo di gruppo “easy listening”, fosse stato proposto dai Toto, sarebbe entrato nella storia della musica leggera.

Il resto dell’album scorre via piacevolmente tra ballate acustiche come la deliziosa e solare “ Paradise” e la bucolica “ Wildflower”, affidata al compianto Maurice; eleganti ed intime sonate come “ Nothing Could Be Good”, degna del miglior George Michael e che rappresenta uno dei brani pù raffinati mai proposti dai Bee Gees, passando per brani di impegno quali “ Soldiers”, un rock passionale, o “ Crying' Every Day” ritmato ed accorato, per finire in maniera quasi solenne,(.. e un po’ fuori tema..) , con “ Be who you are”, una piece sinfonica, pallino ricorrente di Barry Gibb.

Nel mezzo troviamo due classiche ballad romantiche, interpretate da Robin; “ Don't Fall in Love With Me” , tradizionale e corposa, anche se con un testo troppo ripetitivo e “ I Still Love You”, una nènia di cui si poteva fare a meno…(non tutte le ciambelle riescono col buco…).

In conclusione possiamo dire che l’album “Living Eyes” è molto ben confezionato e avrebbe meritato più credito, se non altro per il coraggio dimostrato dai Bee Gees nel rompere con un genere ormai agonizzante, in cui rimasero invischiati anche gruppi di spessore come gli Earth Wind&Fire, per riproporre un genere come il Pop-rock che, per anni, li ha visti protagonisti assoluti anche se spesso ingiustamente bistrattati. La storia li riabiliterà.
Rispondi