Spero che la reunion, ormai sancita, non serva solo a promuovere le due compilation ma possa riservarci un nuovo lavoro.
Credo tuttavia che sarebbe auspicabile una collaborazione con qualche produttore musicale con gli attributi (così come avvenne in passato con Arif Mardin, oppure nel 1997 per la pubblicazione di "Still Waters"), per sfruttare al meglio il talento compositivo di Barry (quattro anni fa ancora a buoni livelli per la vecchia Streisand) e la voce di Robin.
Produttori giovani e affermati non per violentare lo stile Bee Gees ma per renderlo più efficace nell'impatto con chi oggi consuma musica (sono giovani, non si fanno abbindolare dal mito un pò datato), più attuale di come potrebbe realizzarlo chi sognava di pubblicare (e vendere?) un album tutto country (spero di non farmi troppi nemici con questa affermazione).
Credo che il meglio di se stessi i Bee Gees lo possano dare ancora in studio grazie al perfezionismo che hanno sempre palesato. Ma occore mettere mano alla borsa per godere della collaborazione di nuovi talenti (ma veri!) e non rischiare di riscrivere la stessa canzone (a 63 anni e con tanti successi alle spalle, può succedere anche al Genio).
Quanto ai concerti io resto della mia idea: le canzoni del periodo della febbre, quelle col falsetto più esasperato, dal vivo non hanno una resa paragonabile alla versione in studio (vedi anche la recente "You Should be Dancing" alla BBC). Per quelle del primo periodo io non ne posso più di sentire "How can You mend ...." o "To Love Somebody" cantate sempre alla stessa maniera... quanto erano più coraggiosi i Bee Gees dello splendido "Here At Last Live" rispetto a quelli più tradizionali del noioso "One Night Only" (riascoltatevi e mettete a confronto le versioni delle due canzoni appena citate).
Massimo.
Bee Gees in studio.... Bee Gees dal vivo.
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Non concordo del tutto sul fatto che "One night only" sia noioso, certo c'è meno ritmo che in "At last live": che sia dovuto al fatto che i nostri amati fratelli a Las Vegas avevano esattamente 20 anni in più che a Los Angeles? Condivido pienamente, invece, il tuo giudizio sul live uscito nel '77: per me rimane una pietra miliare nella produzione discografica dei Gibb - persino la critica, il che è tutto dire, non potè fare a meno di parlarne in termini lusinghieri. Ho riascoltato i due pezzi e non posso che darti ragione.
Ricordo anche "You should be dancing- canzone che non amo particolarmente - in una lunga e straordinaria esecuzione, con quell'assolo strepitoso del batterista Dennys Bryon (alme o, mi pare che in quel periodo fosse lui). Certamente più coraggiosi, hai senz'altro ragione!
Giuseppe
Ricordo anche "You should be dancing- canzone che non amo particolarmente - in una lunga e straordinaria esecuzione, con quell'assolo strepitoso del batterista Dennys Bryon (alme o, mi pare che in quel periodo fosse lui). Certamente più coraggiosi, hai senz'altro ragione!
Giuseppe
Re: Bee Gees in studio.... Bee Gees dal vivo.
Ciao a tuttiMASSIMO BOSI ha scritto:Spero che la reunion, ormai sancita, non serva solo a promuovere le due compilation ma possa riservarci un nuovo lavoro.
Credo tuttavia che sarebbe auspicabile una collaborazione con qualche produttore musicale con gli attributi (così come avvenne in passato con Arif Mardin, oppure nel 1997 per la pubblicazione di "Still Waters"), per sfruttare al meglio il talento compositivo di Barry (quattro anni fa ancora a buoni livelli per la vecchia Streisand) e la voce di Robin.
Produttori giovani e affermati non per violentare lo stile Bee Gees ma per renderlo più efficace nell'impatto con chi oggi consuma musica (sono giovani, non si fanno abbindolare dal mito un pò datato), più attuale di come potrebbe realizzarlo chi sognava di pubblicare (e vendere?) un album tutto country (spero di non farmi troppi nemici con questa affermazione).
Credo che il meglio di se stessi i Bee Gees lo possano dare ancora in studio grazie al perfezionismo che hanno sempre palesato. Ma occore mettere mano alla borsa per godere della collaborazione di nuovi talenti (ma veri!) e non rischiare di riscrivere la stessa canzone (a 63 anni e con tanti successi alle spalle, può succedere anche al Genio).
Quanto ai concerti io resto della mia idea: le canzoni del periodo della febbre, quelle col falsetto più esasperato, dal vivo non hanno una resa paragonabile alla versione in studio (vedi anche la recente "You Should be Dancing" alla BBC). Per quelle del primo periodo io non ne posso più di sentire "How can You mend ...." o "To Love Somebody" cantate sempre alla stessa maniera... quanto erano più coraggiosi i Bee Gees dello splendido "Here At Last Live" rispetto a quelli più tradizionali del noioso "One Night Only" (riascoltatevi e mettete a confronto le versioni delle due canzoni appena citate).
Massimo.
concordo grossomodo con Massimo(sono nuovo del forum,posso darti del tu?)
sono un gran appassionato della musica dei Gibb da alcuni anni.di Robin in particolare
queste "reunion" ,dopo la scomparsa del bravissimo e indimenticabile Maurice,spero davvero porti qualche nuovo album e dei concerti live!