Caro Massimo,
L'orgoglio nel vedere questi fenomeni di vendita i questi moment tristi è indubbiamente rilevante nei fans, ma certamente non affievolisce il dolore per Maurice. Anche io sono un apassionato di classifiche ed anche a me piacciono i numeri, perchè sono quelli che contano non le critiche, le malelingue o qualsiasi altra cosa. Difronte ai milioni di dischi venduti ai Grammy, ai tanti premi di una splendida carriera che tutti i più famosi rocker e band del mondo riconoscono, chiunque deve inchinarsi, perchè è evidenza pura, l'evidenza che ha portato i Bee Gees sul piedistallo dei grandi. Le chiacchiere stupide e vane, le critiche negative le futilità dette da chiunque o altra imondizia del genere sono come un granello di sabbia in un deserto immenso che è il deserto della fama, del successo, delle verità di un gruppo che indubbiamente è in vetta a tutto il panorama musicale! Amici miei, sono i fatti che parlano, le chiacchiere lasciamole agli stupidi ed ai superficiali. Cantare e comporre musica con il cuore e con l'anima è diverso dal farlo solo per riempirsi le tasche di dollari ed avere quel quarto d'ora di gloria e successo. Una cosa mi dispiace, mi rammarica e mi deprime: la scomparsa di Marice...è successo così tutto all'improvviso, non mi sembra vero..oggi vedendo Keppel Road, vedendolo sorridere, ballare, parlare orgoglioso della sua carriera

e di quella dei fratelli, mi sembrava impossibile che egli non ci fosse più....purtroppo è il destino di tutti noi, dobbiamo farcene una ragione. Comunque ben vengano le vendite in questo periodo, e certamente devo convenire con te caro Giulio riguardo Here at Last e One N. Only..sono due live completamente diversi, certo io preferisco il primo perchè mi piacciono i suoni degli anni 70 ed in primis i fiati che (ahimè) i Bee Gees non usano più nei loro dischi.....ma spero in una "riscoperta" di quei suoni da parte dei due Brothers. Scusate la lungaggine, e forza Bee Gees.

Ciao, ROCCO.