Recensione di "High Civilization"
Moderatore: Enzo
Recensione di "High Civilization"
Ragazzi, leggete questa recensione ad High Civilization e ditemi che ne pensate!
Io, personalmente, la trovo azzeccata solo in alcuni punti!
http://www.ciao.it/High_Civilization_Be ... one_227516
ciao
Io, personalmente, la trovo azzeccata solo in alcuni punti!
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Io salverei "Happy Ever After" ed in parte "True Confessions".
Per il resto "High Civilization" è molto meno curato rispetto ai precedenti "Esp" e "One".
Ma avevano fretta di concludere l'avventura con la Warner.
Con "Secret Agent" il peggior album dei Gibb in 30 anni.... fino all'avvento dell'orripilante "Robin Gibb Live", che davvero non ha avversari.
Massimo.
Per il resto "High Civilization" è molto meno curato rispetto ai precedenti "Esp" e "One".
Ma avevano fretta di concludere l'avventura con la Warner.
Con "Secret Agent" il peggior album dei Gibb in 30 anni.... fino all'avvento dell'orripilante "Robin Gibb Live", che davvero non ha avversari.
Massimo.
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NATALE:
Tears: il brano migliore di One!!
Però anche la stessa "Wish You Were Here" è un lento molto superiore a "The Only One" di H.C.
E a me piace come canta Barry in "Will You Ever Let Me".
Infine "Wing And Prayer", uscita anche come lato "B" di "Ordinary Lives" ma secondo me superiore a questa.
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Personalmente l'opinione che condivido di più è quella di Enzo (ovvero della recensione citata).
Sono d'accordo con Massimo che Secret Agent e il Live siano i punti più bassi della produzione dei Gibb, anche se per quest’ultimo pesa pure una pessima qualità di registrazione, e credo che essere stati lì in teatro sia stata un’emozione ben diversa. Tuttavia per me H.C. rispetto a questi è di un'altra categoria.
Certo anch'io non credo sia all'altezza dei dischi successivi dei Bee Gees, però rispetto a questi ha un grande merito nell'essere stato l'ultimo disco nel quale i Gibb hanno provato a produrre qualcosa di veramente nuovo. Questo mi fa anche dubitare che sia stato un disco affrettato, in quanto in quel caso con il mestiere che si ritrovano avrebbero molto più facilmente potuto riproporre pezzi tipici del loro repertorio con qualche "aggiustatina" rischiando molto di meno. Credo invece sia stato l’ultimo tentativo di rivolgersi al mercato della pop music più aggiornata senza rientrare nella categoria che negli USA chiamano “adult contemporary”. Tentativo andato male per una serie di fattori: l’aver messo troppo in secondo piano rispetto al ritmo e alla produzione le loro straordinarie capacità vocali e melodiche, la qualità delle canzoni buona ma non straordinaria, la scarsa promozione della WB (visto che era l’ultimo disco del contratto), la scelta dei singoli che sono stati i brani più tradizionali e meno rappresentativi del tentativo di cambiamento. Si potrebbe riassumere che alla domanda “are you ready for my high civilization?” il loro usuale pubblico abbia risposto con un secco “no” (tranne che in Germania) e chi non era loro fan non ha neanche avuto la possibilità di ascoltare il disco.
Insomma per me non certo una delle loro cose migliori, ma un disco che di tanto in tanto ascolto e che mi fa piacere abbiano pubblicato.
Sono d'accordo con Massimo che Secret Agent e il Live siano i punti più bassi della produzione dei Gibb, anche se per quest’ultimo pesa pure una pessima qualità di registrazione, e credo che essere stati lì in teatro sia stata un’emozione ben diversa. Tuttavia per me H.C. rispetto a questi è di un'altra categoria.
Certo anch'io non credo sia all'altezza dei dischi successivi dei Bee Gees, però rispetto a questi ha un grande merito nell'essere stato l'ultimo disco nel quale i Gibb hanno provato a produrre qualcosa di veramente nuovo. Questo mi fa anche dubitare che sia stato un disco affrettato, in quanto in quel caso con il mestiere che si ritrovano avrebbero molto più facilmente potuto riproporre pezzi tipici del loro repertorio con qualche "aggiustatina" rischiando molto di meno. Credo invece sia stato l’ultimo tentativo di rivolgersi al mercato della pop music più aggiornata senza rientrare nella categoria che negli USA chiamano “adult contemporary”. Tentativo andato male per una serie di fattori: l’aver messo troppo in secondo piano rispetto al ritmo e alla produzione le loro straordinarie capacità vocali e melodiche, la qualità delle canzoni buona ma non straordinaria, la scarsa promozione della WB (visto che era l’ultimo disco del contratto), la scelta dei singoli che sono stati i brani più tradizionali e meno rappresentativi del tentativo di cambiamento. Si potrebbe riassumere che alla domanda “are you ready for my high civilization?” il loro usuale pubblico abbia risposto con un secco “no” (tranne che in Germania) e chi non era loro fan non ha neanche avuto la possibilità di ascoltare il disco.
Insomma per me non certo una delle loro cose migliori, ma un disco che di tanto in tanto ascolto e che mi fa piacere abbiano pubblicato.