Già il concerto del 3 maggio annullato non lasciava presagire niente di buono... solo che, a differenza di quanto riportato sui vari siti ufficiali dedicati a Robin, tutti i fan tedeschi sanno dell'esistenza di un Magnet tour 2005 che farà ancora molte tappe in Germania. Ma sto sito di Robin, funziona? Boh! Comunque, una settimanuccia fa mi telefona una cara amica chiedendomi se avevo voglia, sabato 28, cioè ieri, di andare con lei a Neuss, perchè, allo Swisshotel, Paul McCartney e consorte, hanno organizzato una serata di beneficienza per favorire l'adozione delle mine anti-uomo, piaga tristissima, se mi permettete, di molte zone dell'Africa, ma non solo. Fra gli ospiti d'onore oltre allo scarafaggio, che tra l'altro si tiene bene in forma, Robin Gibb, appunto, e Sir George Martin!
Che dovevo fare? Semplicemente trovarmi alle ore 13 davanti allo Swisshotel che da casa mia, in Germania, dista poco più di 480 Km.
Mi alzo alle 6:00, pieno fatto, tutto apposto: macchina fotografica a prova di neofita, Walls have eyes, un paio di copertine di c.d. e tanta voglia di rivedere il mito. Si parte.
Via lungo le interminabili autostrade tedesche, immerse in un verde davvero suggestivo: visitate la Germania è proprio bella. Una sottospecie di tacchino volante si viene a scontrare contro il mio parabrezza; un botto tremendo e una paura... perchè l'ho visto solo all'ultimo momento. Ma con tutte le auto che circolavano...segno del destino.
Per strada tutto tranquillo tranne un rumore eccessivo della mia auto e un consumo di carburante stile autotreno con 12 rimorchi...anche qui non mi sono preoccupato più di tanto.
Arrivo a Duesseldorf e attraverso il ponte che congiunge questa città, situata su di una sponda del fiume Reno, all'altra dove si trova appunto Neuss. Sento un rumoraccio, mi fermo al lato della strada, su un pensilina dell'autobus: ho perso la marmitta. Gli improperi si sono sprecati...ma dovevo andare avanti...
Arrivo all'hotel tra le acclamazioni dei miei amici tedeschi, mi sono portato anche la chitarra, giusto per ingannare il tempo... poi decidiamo di avvicinarci all'ingresso dell'Hotel. Riesco, in un primo momento ad infiltrarmi nella struttura, spacciandomi per uno della stampa italiana. All'inizio pare funzionare, ma qualche bello spirito ha avuto l'idea di chiedermi l'esibizione del tesserino... Non sapevo se mostrargli quello del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari o la tessera mensa...Si è un po' arrabbiato ma non fa niente

Riesco, aspettiamo...prima arriva il McCartney: fuga di fans da tutte le parti, foto ecc... in quel momento ho realizzato che ad aspettare Robin, fra la folla che si andava formando eravamo appena in sei... Mi hanno intervistato, un po' scocciati perchè non ero lì per il Beatle

Aspettiamo, 34 gradi all'ombra che non c'era, si parla ci si comincia a disperare perchè alle 19:00 il gala comincia. Alle 6:45 arriva il nostro: urla, ci precipitiamo. Niente. Scompare fra i flash dei giornalisti, quelli veri...Che si fa? Aspettiamo. Oramai erano le 20:00 e chi se la sentiva più? Dopo otto ore in piedi, svaccati per terra, la delusione si faceva cocente. Mando un paio di messaggi a nostro Rocco: mi dovevo pur sfogare con qualcuno

Idea. Entriamo nel ristorante accanto...Non ci lasciano passare. Provvediamo a segnalare l'accaduto ad una impiegata del ristorante stesso la quale appunto non riusciva a spiegarsi come mai non fosse arrivato neanche un cliente...Ci lasciano passare. Mi obbligano ad ordinare qualcosa...troppo dolci i mie compagni d'avventura...ristorante francese a quattro stelle con servizio in guanti e cucina italiana. Solo in Germania possono trovarsi queste cose. Saltimbocca con spaghetti e asparagi...v'ho detto tutto. A saltare, saltava, ma nel mio stomaco...
Aspettiamo. Una, due, tre birre. Facciamo un giro. Mi metto la giacca e la macchina fotografica a tracolla, per avere un aspetto più professionale e la mia amica con uno zaino, tanto per non dare nell'occhio. Oops aveva la maglietta di Robin Gibb...
Scherzando e ridendo entriamo nella sala d'attesa dei giornalisti. Facendo finta di niente ci accomodiamo sui sofà e, come al solito aspettiamo. La mia amica, presa dalla disperazione scrive una lettera a Robin, che io, sotto le mentite spoglie di responsabile del Robin Gibb fan club italia (scusa Enzo

Ci sistemiamo e aspettiamo. Aspettiamo, aspettiamo. Sono le ore 23:00 e tutto va male. All'improvviso vedo il manager di Robin. Esulto, lascio la macchina fotografica impostatissima alla signora e mi lancio con il disco. Gentilissimooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Foto, abbracci, autografi.....Ma non perchè avesse ricevuto la lettera (B.....do) ma perchè stava andando in bagno. Ancora foto da parte dei giornalisti (quelli veri). Lo lasciamo andare in bagno. All'uscita, firma autografi anche ai bambini...Sir Robin, quanto ci hai fatto penare... Riusciamo anche a scambiare due chiacchiere. Mi ha detto che con Barry sono in stretto contatto e che stanno lavorando ad un progetto comune...e vai!
Mi tremavano le gambe, stavo rivivendo l'emozione che ho provato esattamente due anni prima, e che mi ripagava della delusione di Stoccarda.
E' in splendida forma, spero di potervela mostrare al più presto.
Cari Rocco, Rossella e Claudia dedico a voi quest'ultima fatica come a tutti quelli che non hanno mai mollato (Ely sei fra questi). Vi mando presto le foto.
Un abbraccio a tutti.
Gianluca (il criaturo)