Ciao a tutti,
Giorni fa, ed esattamente il 21 Gennaio ho mandato una e-mail di protesta al direttore di TV Sorrisi e Canzoni per la "vergognosa" dimenticanza della morte del Bee Gee Maurice Gibb. Essendo un lettore del suddetto settimanale dai lontani anni 70, mi sono sentito ferito per la grave dimenticanza da parte del settimanale. Come potete leggere sotto, il Sig. Direttore mi ha risposto formulando le sue scuse, ma io credo sia troppo semplice scusarsi (mi perdoni direttore, accetto le sue scuse ma non condivido il tutto), rimane comunque il fatto e la riprova di come ci si indigna difronte a ciò. Rendo pubblica la mia e-mail con annesse scuse del Direttore, e se possibile voglio l'opinione di qualcuno. Grazie, Ciao. ROCCO .
gentile rocco,
le dirò la verità: abbiamo sbagliato.
e siccome il direttore responsabile sono io, preciso: ho sbagliato.
non ci sono scuse,
se non quelle che porgo a lei.
nella speranza che vengano accettate.
buona domenica e buona settimana
md
Da: Rocco De <roccodp64@yahoo.it>
Data: Tue, 21 Jan 2003 20:42:32 +0100 (CET)
A: md@mondadori.it
Oggetto: Maurice Gibb
Caro Direttore
Sono un lettore di "Sorrisi" dalla metà degli anni 70, ho sempre fatto il tifo per il vostro giornale ritenendolo forse l'unico settimanale completo, piacevole da leggere, attento a tutto, ma vengo al punto. Come tutti sappiamo, o almeno come chi segue la musica, lo spettacolo, i giornali sa, il 12 Gennaio è venuto a mancare Maurice Gibb, un indispensabile componente dei leggendari Bee Gees. Mi aspettavo che il vostro giornale dedicasse anche un articoletto sul Gibb scomparso e correndo a comprare Sorrisi della prossima settimana, mi sono accorto, con grande sorpresa, ma sopratutto rammarico e delusione, che NULLA parla della scomparsa di Maurice Gibb, nemmeno nella sezione "E' accaduto"! Ciò mi ha spinto a scriverle, Sig. Direttore, e sapere perchè la notizia non è stata data dal vostro giornale, mi stupisco, perchè di solito come ho accennato prima, Sorrisi è molto attento a ciò (è inutile accennare alle scomparse eccellenti avvenute negli ultimi tempi a cui il settimanale ha dedicato articoli , Gaber, Harrison ecc). Come avrà capito sono un Fan dei fratelli Gibb da moltissimi anni e la scomparsa di Maurice è stato uno shok per me e per milioni di fans nel mondo, inutile ricordarle Sig. Direttore, che stiamo parlando dei Bee Gees, gruppo leggendario al fianco di pochissimi come Beatles, Presley, Jackson. 7 Grammy awards e 16 nominations, 180 milioni di dischi venduti, centinaia e centinaia di "cover" esegute da altri...e potrei andare avanti per molto....ma forse lei, come tanti altri, e mi perdoni per questo, non sa perchè non è un fan....e questo è perdonabile, ma mi consenta Direttore, NON E' PERDONABILE, anzi E' VERGOGNOSO che questo bellissimo settimanale si sia dimenticto che forse è l'unico giornale ad aver "dimenticato" i Bee Gees, e che l'ultimo articolo sul gruppo risale addirittura al 1997. Che dire Direttore, sarei veramente lieto avere una spiegazione a ciò (anche se so che nessuno forse mi risponderà, dato che non è la prima vlta che scrivo, e che non ho MAI ricevuto risposta)...vorrei soltanto non dover rimpiangere i Sorrisi di qualche anno fa, quando veramente la musica "vera" aveva un ruolo di protagonista sul settimanale.
Grazie, Saluti.
TV Sorrisi & Canzoni
Moderatore: Enzo
Ciao Rocco, sei stato semplicemente un Mito.
Non capita tutti i giorni di cazziare il direttore responsabile di Tv sorrisi e canzoni... ma quali canzoni?!
Purtroppo la tv e i media in genere DOVEVANO fare mmmmmmmmolto di più. Ma è proprio per questo chi i Bee Gees sono (e dico sono) i più grandi. Senza nessun appoggio hanno conquistato il pianeta Terra e adesso con il Commander Maurice lassù, conquisteranno l'Universo.
Bravo Rocco
Pa da Paola (one of italian Bee Gee brother) [/url]
Non capita tutti i giorni di cazziare il direttore responsabile di Tv sorrisi e canzoni... ma quali canzoni?!
Purtroppo la tv e i media in genere DOVEVANO fare mmmmmmmmolto di più. Ma è proprio per questo chi i Bee Gees sono (e dico sono) i più grandi. Senza nessun appoggio hanno conquistato il pianeta Terra e adesso con il Commander Maurice lassù, conquisteranno l'Universo.
Bravo Rocco
Pa da Paola (one of italian Bee Gee brother) [/url]
Caro Rocco,
anch'io sono (anzi ero) una lettrice di Sorrisi e Canzoni e anche io mi sono indignata per la mancanza di un seppur minimo cenno a Mo, e ho pure scritto due volte (la prima per FAR NOTARE il fatto, la seconda la settimana successiva per ringraziarli per la perseveranza) ma sono stata meno fortunata di te perchè non ho ricevuto risposte
Mi sono tolta lo sfizio di fare la maleducata e dire chiaro e tondo che non comprero' mai piu' il loro giornare del cavolo.
E cosi' faro'...
Ciao a tutti
manu
anch'io sono (anzi ero) una lettrice di Sorrisi e Canzoni e anche io mi sono indignata per la mancanza di un seppur minimo cenno a Mo, e ho pure scritto due volte (la prima per FAR NOTARE il fatto, la seconda la settimana successiva per ringraziarli per la perseveranza) ma sono stata meno fortunata di te perchè non ho ricevuto risposte
Mi sono tolta lo sfizio di fare la maleducata e dire chiaro e tondo che non comprero' mai piu' il loro giornare del cavolo.
E cosi' faro'...
Ciao a tutti
manu
Bravi ragazzi! E pensare che io la settimana scorsa me la sono presa con chi li aveva trattati un po’ meglio. Comunque sotto c’è la lettera che ho scritto a Musica in cui ho tenuto conto anche di ciò che ho letto sul forum:
“Leggo sempre con piacere la vostra rivista e proprio per questo vorrei farvi una piccola critica. Come è noto nelle scorse settimane è scomparso Maurice Gibb e alcuni giorni dopo è stato annunciato dai fratelli che non verrà più usato il nome Bee Gees (anche se continueranno a fare musica).
Ora sulla vostra rivista è stato pubblicato un bel pezzo di Enrico Sisti sul quale non ho assolutamente nulla da ridire. Secondo me però questo commento del vostro giornalista, sarebbe dovuto essere integrato da un articolo che raccontasse la storia dei Bee Gees, come è stato giustamente fatto per Joe Strummer e i CLASH.
Pensate che non fosse necessario? che ci abbiano già pensato altri?
Io dico solo che ad esempio il richiamo fatto su Andy, senza spiegare chi è, lo avrà capito un lettore su cento e che nei Tg e negli articoli di giornale dedicati a Maurice si sono sentiti e letti una quantità di refusi e imprecisioni astronomici. C'è chi ha scambiato Maurice con il fratello Barry, chi ha sbagliato la collocazione dell'isola di Man, chi ha scritto che il loro ultimo album di studio This Is Where I Came In era una raccolta di successi, mentre molti hanno affermato che hanno conosciuto la notorietà con la Febbre del sabato sera, mentre loro erano ai vertici delle classifiche già dieci anni prima. Per non parlare di qualche riferimento quanto meno discutibile ai problemi di alcool di Maurice liquidati con un "passava il tempo a sbevazzare a Miami". Tutte cose che confermano che in Italia per quanto riguarda i Bee Gees ci si è fermati a una pur celebre colonna sonora, mentre altrove i loro dischi "nuovi" continuano ad essere apprezzati e ad arrivare con regolarità nelle top ten sia come interpreti che come autori.
Forse lo spazio assegnato sulla vostra rivista non è stato molto perché Maurice non era bravo quanto Barry, nè aveva sicuramente la voce di Robin, ma come dice lo stesso Sisti era i Bee Gees come lo erano i fratelli, perché aveva un ruolo tutt'altro che secondario nelle loro armonie vocali e negli arrangiamenti.
E' vero che la loro musica può non piacere e per certi aspetti può essere criticabile (e quella di chi non lo è), che i Gibb non sono mai stati personaggi come altri grandi del pop-rock, preferendo far parlare le loro canzoni, ma secondo me un tributo maggiore andava dato, almeno per far capire che finora non sono stati affatto solo disco music, che oltre How deep is your love hanno scritto anche ad esempio To love somebody, oltre a tante perle meno note come Songbird, Alive e Letting go, che le loro canzoni sono state reinterpretate fra gli altri da Janis Joplin, Faith No More, Walflowers, Nina Simone, Nick Cave, Rod Stewart e Elvis Presley e non solo da boyband .
Scusate lo sfogo, questa lettera l'ho scritta a voi proprio perché vi stimo e la mia speranza non è tanto che la pubblichiate (visto che è un po' lunghetta), ma che mi smentiate con un articolo nei prossimi numeri di Musica”.
Gianni
“Leggo sempre con piacere la vostra rivista e proprio per questo vorrei farvi una piccola critica. Come è noto nelle scorse settimane è scomparso Maurice Gibb e alcuni giorni dopo è stato annunciato dai fratelli che non verrà più usato il nome Bee Gees (anche se continueranno a fare musica).
Ora sulla vostra rivista è stato pubblicato un bel pezzo di Enrico Sisti sul quale non ho assolutamente nulla da ridire. Secondo me però questo commento del vostro giornalista, sarebbe dovuto essere integrato da un articolo che raccontasse la storia dei Bee Gees, come è stato giustamente fatto per Joe Strummer e i CLASH.
Pensate che non fosse necessario? che ci abbiano già pensato altri?
Io dico solo che ad esempio il richiamo fatto su Andy, senza spiegare chi è, lo avrà capito un lettore su cento e che nei Tg e negli articoli di giornale dedicati a Maurice si sono sentiti e letti una quantità di refusi e imprecisioni astronomici. C'è chi ha scambiato Maurice con il fratello Barry, chi ha sbagliato la collocazione dell'isola di Man, chi ha scritto che il loro ultimo album di studio This Is Where I Came In era una raccolta di successi, mentre molti hanno affermato che hanno conosciuto la notorietà con la Febbre del sabato sera, mentre loro erano ai vertici delle classifiche già dieci anni prima. Per non parlare di qualche riferimento quanto meno discutibile ai problemi di alcool di Maurice liquidati con un "passava il tempo a sbevazzare a Miami". Tutte cose che confermano che in Italia per quanto riguarda i Bee Gees ci si è fermati a una pur celebre colonna sonora, mentre altrove i loro dischi "nuovi" continuano ad essere apprezzati e ad arrivare con regolarità nelle top ten sia come interpreti che come autori.
Forse lo spazio assegnato sulla vostra rivista non è stato molto perché Maurice non era bravo quanto Barry, nè aveva sicuramente la voce di Robin, ma come dice lo stesso Sisti era i Bee Gees come lo erano i fratelli, perché aveva un ruolo tutt'altro che secondario nelle loro armonie vocali e negli arrangiamenti.
E' vero che la loro musica può non piacere e per certi aspetti può essere criticabile (e quella di chi non lo è), che i Gibb non sono mai stati personaggi come altri grandi del pop-rock, preferendo far parlare le loro canzoni, ma secondo me un tributo maggiore andava dato, almeno per far capire che finora non sono stati affatto solo disco music, che oltre How deep is your love hanno scritto anche ad esempio To love somebody, oltre a tante perle meno note come Songbird, Alive e Letting go, che le loro canzoni sono state reinterpretate fra gli altri da Janis Joplin, Faith No More, Walflowers, Nina Simone, Nick Cave, Rod Stewart e Elvis Presley e non solo da boyband .
Scusate lo sfogo, questa lettera l'ho scritta a voi proprio perché vi stimo e la mia speranza non è tanto che la pubblichiate (visto che è un po' lunghetta), ma che mi smentiate con un articolo nei prossimi numeri di Musica”.
Gianni
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MASSIMO BOSI
- Messaggi: 632
- Iscritto il: 16 gen 2003, 15:48
- Località: Faenza (Ravenna)
Niente vittimismo!!!
Mi sono piaciute le lettere di di Rocco e Gianni, benché sia convinto che l’orgoglio e la consapevolezza di essere un fan dei Bee Gees debba aiutare a superare la frustrazione che può derivare dal cattivo trattamento dei media italiani nei confronti dei nostri idoli.
Penso che “Sorrisi” sia un brutto giornale “per famiglie”, da tempo non lo compro e le scuse del suo direttore le considero una presa in giro, visto che, probabilmente, nelle edizioni prossime del settimanale non porrà rimedio alle colpe che lui stesso ammette.
Quanto a “La Repubblica” e al suo inserto “Musica”, in passato ha sempre recensito gli album dei Bee Gees (in termini onorevoli, a firma del solito Sisti); In occasione dell’uscita di TIWICI un’intera pagina del quotidiano gli è stata dedicata; può darsi che non abbiano ancora avuto il tempo di realizzare un articolo più complesso (l’occasione potrebbe arrivare col Grammy Award che, sembra, i Bee Gees riceveranno il 23 febbraio).
Certamente c’è molta differenza tra l’interessamento dimostrato dai media Anglo-americani (vedi Tv, giornali e relativi riflessi nelle classifiche di vendita) e quello, piuttosto freddino, dei paesi latini (Spagna e Francia non stanno meglio di noi).
Anch’io ho sofferto per anni questa situazione ( nel 1989 ho scritto una lettera a Ciao 2001 e me l’hanno pubblicata) ma sono arrivato alla conclusione che, da fan dei Bee Gees, preferisco i complimenti di pochi (!?) ma competenti giornalisti ai servizi di repertorio di qualche penna superficiale; ed ancora mi inorgoglisco quando sento gli apprezzamenti di gente che di musica non scrive, né parla, ma la fa alla grande (vedi Bono degli U2 e quell’immensa lista di super artisti che negli anni ha coverizzato le canzoni dei Gibb o si sono affidati alla loro produzione).
Niente vittimismo!!! Come fan dei Bee Gees non mi sento né povero, né sfortunato; poveretti e sfortunati sono, semmai, quelli che dei Gibb parlano male ma (ahimè per loro) non conoscono e non hanno mai goduto “How can you mend a broken heart”, “Fanny”, “You Win Again” e compagnia bella.
Massimo.
Penso che “Sorrisi” sia un brutto giornale “per famiglie”, da tempo non lo compro e le scuse del suo direttore le considero una presa in giro, visto che, probabilmente, nelle edizioni prossime del settimanale non porrà rimedio alle colpe che lui stesso ammette.
Quanto a “La Repubblica” e al suo inserto “Musica”, in passato ha sempre recensito gli album dei Bee Gees (in termini onorevoli, a firma del solito Sisti); In occasione dell’uscita di TIWICI un’intera pagina del quotidiano gli è stata dedicata; può darsi che non abbiano ancora avuto il tempo di realizzare un articolo più complesso (l’occasione potrebbe arrivare col Grammy Award che, sembra, i Bee Gees riceveranno il 23 febbraio).
Certamente c’è molta differenza tra l’interessamento dimostrato dai media Anglo-americani (vedi Tv, giornali e relativi riflessi nelle classifiche di vendita) e quello, piuttosto freddino, dei paesi latini (Spagna e Francia non stanno meglio di noi).
Anch’io ho sofferto per anni questa situazione ( nel 1989 ho scritto una lettera a Ciao 2001 e me l’hanno pubblicata) ma sono arrivato alla conclusione che, da fan dei Bee Gees, preferisco i complimenti di pochi (!?) ma competenti giornalisti ai servizi di repertorio di qualche penna superficiale; ed ancora mi inorgoglisco quando sento gli apprezzamenti di gente che di musica non scrive, né parla, ma la fa alla grande (vedi Bono degli U2 e quell’immensa lista di super artisti che negli anni ha coverizzato le canzoni dei Gibb o si sono affidati alla loro produzione).
Niente vittimismo!!! Come fan dei Bee Gees non mi sento né povero, né sfortunato; poveretti e sfortunati sono, semmai, quelli che dei Gibb parlano male ma (ahimè per loro) non conoscono e non hanno mai goduto “How can you mend a broken heart”, “Fanny”, “You Win Again” e compagnia bella.
Massimo.
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Pier...Barry
- Messaggi: 182
- Iscritto il: 16 gen 2003, 11:41
Salve a tutti,
sono davvero felice di non essere il solo che si prende la libertà di sfogare i propri risentimenti contro riviste musicali "un pò distratte". Pensavo quasi di essere un alieno quando "su qualche forum fà" tuonai contro la Universal e l'indifferenza delle riviste del settore e delle radio. Bene, continuiamo così. Se "loro" vogliono dimenticare o ignorare i Bee Gees ci saremo sempre noi a dargli un bello scossone, facendoli risvegliare dal torpore causato dall'ascolto di musica che ci vuole davvero coraggio a chiamare musica. Mi fà anche piacere trovare altri napoletani Gibbiani e oltretutto così determinati, bravo Gianni.
Un salutone Gibbiano a tutti
sono davvero felice di non essere il solo che si prende la libertà di sfogare i propri risentimenti contro riviste musicali "un pò distratte". Pensavo quasi di essere un alieno quando "su qualche forum fà" tuonai contro la Universal e l'indifferenza delle riviste del settore e delle radio. Bene, continuiamo così. Se "loro" vogliono dimenticare o ignorare i Bee Gees ci saremo sempre noi a dargli un bello scossone, facendoli risvegliare dal torpore causato dall'ascolto di musica che ci vuole davvero coraggio a chiamare musica. Mi fà anche piacere trovare altri napoletani Gibbiani e oltretutto così determinati, bravo Gianni.
Un salutone Gibbiano a tutti
Pierluigi
RED RONNIE
Ciao a tutti,
2 settimane fa, ho letto la segnalazione del bellissimo articolo di RED RONNIE sul suo sito roxyweb e mi sono affrettata a leggerlo. Poi mi sono accorta dello spazio xle emai e mi sono unita a Rocco ed agli altri per esprimere la mia opinione e soprattutto la mia incazzatura x l'ignoranza della maggior parte dei pseudogiornalisti del cacchio che hanno la fortuna (o raccomandazione) di ricoprire il ruolo che hanno. Red Ronnie -o probabilm. la sua redazione- mi hanno risposto, e mi hanno pubblicato la email con tanto di titolo anticipato sulla pagina principale. Non so se c'è ancora, cmq ve la allego.
Baci. Rossella
Innanzitutto grazie a Red ed alla sua redazione per questo spazio "ufficiale" dedicato a Maurice ed a noi fans. Ci tengo a farlo, visti i quasi disastrosi "contributi" dei media nei gg. a seguire la scomparsa di Mo. Devo però ringraziare soprattutto (credo proprio a nome di tutti) il ns. Enzo Lo Piccolo da Palermo, che con dedizione, sforzo economico e assoluto altruismo si dedica e si dedicherà ancora ai Bee Gees ed al ns. amore per loro. Scrivo questo, caro Red, perchè è bene comprendere che i fan italiani sono un pò, come dire, trascurati da tutti. Parlo dei siti ufficiali dei Gibb (gestiti dal proverbiale perfezionismo tedesco, inglese, olandese, americano etc.), e mi riferisco anche ai media che mi fanno incazzare da morire; ma possibile che prima di dare una notizia (importante a seconda del proprio punto di vista, o meno) tu, benedetto redattore, giornalista, sciacquino o altro, non ti vai ad informare delle cose almeno basilari ??? Nessuno ti ha detto che Gibb si pronuncia "GHIBB" ???? Che Maurice non era IL MAGGIORE DEL GRUPPO, ma uno dei due gemelli, minore di Barry ???? E che non sono un gruppo australiano, ma inglese ???? E che è stato un EX alcolista, uscito dal tunnel già da qualche anno ???? Insomma dobbiamo aspettare la competenza di Red Ronnie per leggere una semplice, corretta ed obiettiva verità ????? Vi dò una chicca per chi non sapesse dell'evento; una delle ns. fan DOC, Elisabetta Mettuno, è intervenuta sabato mattina nel programma radiofonico su RAI STEREO DUE, condotto da Luzzato Fegiz; bene gli strafalcioni pronunciati da tale "giornalista" avrebbero fatto rabbrividire persino Emilio Fede ..... notizie biografiche sbagliate, pronuncia delle canzoni che al confronto Gianni Morandi è un poliglotta !!!! Insomma, perchè tutta sta' polemica ??? Perchè almeno in questa circostanza, dopo anni di ottuso binomio FEBBRE/BEEGEES/FEBBRE, la morte del ns. amico e comunque di un buon cristiano, meritava più rispetto.
Abbraccio tutti i fans con affetto e sono certa che i Bee Gees non sono finiti..... mancherà certamente un pezzo.... ma starà anche a noi riempire di un pò quel vuoto.
Rossella da Bari
2 settimane fa, ho letto la segnalazione del bellissimo articolo di RED RONNIE sul suo sito roxyweb e mi sono affrettata a leggerlo. Poi mi sono accorta dello spazio xle emai e mi sono unita a Rocco ed agli altri per esprimere la mia opinione e soprattutto la mia incazzatura x l'ignoranza della maggior parte dei pseudogiornalisti del cacchio che hanno la fortuna (o raccomandazione) di ricoprire il ruolo che hanno. Red Ronnie -o probabilm. la sua redazione- mi hanno risposto, e mi hanno pubblicato la email con tanto di titolo anticipato sulla pagina principale. Non so se c'è ancora, cmq ve la allego.
Baci. Rossella
Innanzitutto grazie a Red ed alla sua redazione per questo spazio "ufficiale" dedicato a Maurice ed a noi fans. Ci tengo a farlo, visti i quasi disastrosi "contributi" dei media nei gg. a seguire la scomparsa di Mo. Devo però ringraziare soprattutto (credo proprio a nome di tutti) il ns. Enzo Lo Piccolo da Palermo, che con dedizione, sforzo economico e assoluto altruismo si dedica e si dedicherà ancora ai Bee Gees ed al ns. amore per loro. Scrivo questo, caro Red, perchè è bene comprendere che i fan italiani sono un pò, come dire, trascurati da tutti. Parlo dei siti ufficiali dei Gibb (gestiti dal proverbiale perfezionismo tedesco, inglese, olandese, americano etc.), e mi riferisco anche ai media che mi fanno incazzare da morire; ma possibile che prima di dare una notizia (importante a seconda del proprio punto di vista, o meno) tu, benedetto redattore, giornalista, sciacquino o altro, non ti vai ad informare delle cose almeno basilari ??? Nessuno ti ha detto che Gibb si pronuncia "GHIBB" ???? Che Maurice non era IL MAGGIORE DEL GRUPPO, ma uno dei due gemelli, minore di Barry ???? E che non sono un gruppo australiano, ma inglese ???? E che è stato un EX alcolista, uscito dal tunnel già da qualche anno ???? Insomma dobbiamo aspettare la competenza di Red Ronnie per leggere una semplice, corretta ed obiettiva verità ????? Vi dò una chicca per chi non sapesse dell'evento; una delle ns. fan DOC, Elisabetta Mettuno, è intervenuta sabato mattina nel programma radiofonico su RAI STEREO DUE, condotto da Luzzato Fegiz; bene gli strafalcioni pronunciati da tale "giornalista" avrebbero fatto rabbrividire persino Emilio Fede ..... notizie biografiche sbagliate, pronuncia delle canzoni che al confronto Gianni Morandi è un poliglotta !!!! Insomma, perchè tutta sta' polemica ??? Perchè almeno in questa circostanza, dopo anni di ottuso binomio FEBBRE/BEEGEES/FEBBRE, la morte del ns. amico e comunque di un buon cristiano, meritava più rispetto.
Abbraccio tutti i fans con affetto e sono certa che i Bee Gees non sono finiti..... mancherà certamente un pezzo.... ma starà anche a noi riempire di un pò quel vuoto.
Rossella da Bari
Roxy
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Pier...Barry
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